Come ascoltare Radio Capital in streaming

Era da un pò di tempo che non riuscivo più a prendere Radio Capital in streaming con Radio?Sure! e, per mancanza di tempo, non ho mai cercato una soluzione.
Per chi avesse questo problema deve procedere così.
Basta creare una nuova stazione ed inserire

mms://wm.streaming.kataweb.it/reflector:44434

come Fonte URL.
Finito. Avrete di nuovo Radio Capital in streaming.


Telecom Package

Caro cittadino della Rete,

Le libertà in Internet sono in grave pericolo.
Qualora dovesse essere approvato un insieme di direttive,
in discussione al Parlamento Europeo, Internet cambierà così:

– non potrai più collegarti a Internet solo per aver condiviso un file;
– sarà possibile conoscere il contenuto del tuo traffico Internet;
– non potrai usare liberamente FTP, Skype, chat, p2p;
– sarà il tuo provider a scegliere quali siti web potrai visitare e quali no.


il Consiglio dei Ministri
dell’Unione Europea ha infatti raggiunto un accordo politico su norme e
direttive fortemente lesive dei diritti dei cittadini europei e dei
consumatori. Tale regolamentazione è inclusa nel Pacchetto Telecom, un
complesso sistema di cinque Direttive che influenzerà profondamente le
leggi degli Stati Membri dell’Unione Europea, Italia inclusa, per molti
anni a venire. L’accordo politico del Consiglio stravolge il contenuto
del Pacchetto, che con voto democratico, e con l’appoggio della
Commissione Europea, il Parlamento Europeo aveva approvato a
larghissima maggioranza nel settembre 2008 con emendamenti che
garantivano e tutelavano i diritti fondamentali dei cittadini e dei
consumatori.


Il 19 febbraio il Parlamento Europeo darà inizio
alla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom, e se non avrà la forza di
opporsi alla volontà del Consiglio dei Ministri, entro pochissimo tempo
le leggi dei Paesi Membri dovranno obbligatoriamente adeguarsi con le
seguenti conseguenze:


– sarà possibile disconnetterti dalla Rete
sulla base di semplici indizi, raccolti da società private senza
autorizzazione della magistratura, che facciano sospettare che tu abbia
condiviso contenuti protetti da copyright. Il tuo fornitore di accesso
Internet sarà obbligato a collaborare con le società private per
fornire i tuoi dati, e sarà costretto a procedere alla sospensione del
servizio. Non avrai diritto né alla difesa né ad un equo processo;



il tuo fornitore di accesso sarà libero di filtrare contenuti, servizi
e applicazioni a piacimento. Per fare solo un esempio fra i tanti
possibili, diventerà lecito e legale bloccare Skype al fine di
promuovere e costringerti ad acquistare un servizio VoIP a pagamento;



il tuo fornitore potrà applicare "differenziazioni di tariffe", e farti
pagare abbonamenti aggiuntivi per applicazioni e protocolli specifici,
ad esempio per e-mail, FTP, newsgroups, chat, peer-to-peer ecc.; potrà
inoltre liberamente decidere a quali siti web potrai accedere senza
limitazioni, a quali potrai accedere con de-prioritizzazione del
traffico (quindi con rallentamento nello scambio dati), e a quali non
potrai accedere affatto;


– qualsiasi società privata, per
generici scopi di sicurezza di rete, potrà intercettare, memorizzare a
tempo indefinito, leggere e analizzare, tutti i dati che invii e che
ricevi sulla Rete senza autorizzazione di alcun organismo governativo,
inclusa la magistratura.


Per tutelare i tuoi diritti
fondamentali, si è formata un’ampia coalizione europea che riunisce le
più importanti associazioni in difesa dei diritti digitali e dei
diritti dei consumatori. La coalizione comprende 16 organizzazioni non
governative e associazioni che si battono per i diritti dei
consumatori, con sedi in 22 Paesi Membri dell’Unione Europea e altri
Paesi non Membri. Da settimane rappresentanti della coalizione stanno
attivamente partecipando a Brussels al fine di tutelare i tuoi diritti.
In Italia le organizzazioni che fanno parte della coalizione sono
Altroconsumo, l’Istituto per le Politiche dell’Innovazione, NNSquad
Italia e ScambioEtico.


ABBIAMO TUTTAVIA BISOGNO DEL TUO AIUTO, E NE ABBIAMO BISOGNO CON URGENZA.

Ti
chiediamo di dedicare qualche minuto del tuo tempo per scrivere
un’e-mail, e se ti è possibile telefonare, all’europarlamentare
italiano che ritieni ti possa meglio rappresentare in Parlamento
Europeo, al fine di sensibilizzarlo sui gravi rischi che il Pacchetto
Telecom arrecherà a Internet e a i tuoi diritti fondamentali, fra i
quali la libertà di espressione, di informazione, il diritto alla
difesa e a un equo processo, e il diritto alla privacy. Se ti è
possibile, ti chiediamo di sensibilizzare i tuoi familiari, conoscenti
e amici, e se ti capita di scrivere in Internet, di informare tramite
interventi nei forum e nei blog.


Se sei un blogger o un giornalista e ne vuoi sapere di più, non esitare a contattare il Portavoce di ScambioEtico Paolo Brini

Ti forniamo il LINK
per reperire le e-mail e il numero di telefono di tutti gli
europarlamentari italiani, al fine di farti scegliere quello che
ritieni più coerente con le tue idee.  Ti forniamo il
link al PDF della lettera aperta
della coalizione, indirizzata al Parlamento Europeo e a tutti i suoi
Membri, in modo da darti tutti i riferimenti normativi che delineano
quanto è stato sopra affermato. Per qualsiasi richiesta o necessità,
non esitare a leggere e a scrivere in questo forum
LINK, che rimarrà sempre aperto e fornirà supporto nonché aggiornamenti sulla Seconda Lettura del Pacchetto Telecom.
Infine, ti forniamo anche una proposta di lettera, che potrà darti lo spunto, se ne avessi bisogno, per cosa scrivere e dire.

"Gentilissimo On. <nome cognome>,

vorrei
richiamare la Sua attenzione su alcune serie preoccupazioni che nutro
nei confronti del Pacchetto Telecom, che sta per entrare nello stadio
di Seconda Lettura al Parlamento Europeo.Le mie preoccupazioni si
riferiscono agli articoli relativi a Internet nel Pacchetto Telecom, e
che metteranno a repentaglio sia i benefici economici che Internet sta
portando all’Europa, sia i diritti fondamentali quali la privacy e la
libertà di espressione.


Io desidero poter accedere a qualsiasi
sito web o servizio Internet, alla velocità più elevata per la quale
sono disposto a pagare. Non voglio che che gli operatori di rete
scelgano per me quali siti web e quali servizi e applicazioni posso
utilizzare. Voglio essere in grado di sperimentare nuove applicazioni e
protocolli senza dover preventivamente chiedere il permesso agli
operatori di rete, e non voglio che il traffico che genero e i
contenuti ai quali voglio accedere siano bloccati o limitati dagli
operatori di rete. Pretendo inoltre il rispetto della mia privacy, in
conformità a quanto specificato dallo European Data Protection
Supervisor e ribadito dallo stesso in data 09 gennaio 2009.


Mi riferisco specificamente ai seguenti articoli del Pacchetto Telecom [1] e [2], i quali:

1. permetteranno il filtraggio di contenuti, applicazioni e servizi – Direttiva Servizi Universali, Articolo 22(3),
2.
consentiranno di applicare un rifiuto di accesso a materiale on-line
protetto da copyright attraverso tentativi di imposizione, anche quando
tale accesso è legale, per mezzo della "cooperazione" fra fornitori di
accesso e "i settori interessati alla promozione di contenuto legale" –
Direttiva Servizi Universali, Articoli 33(3), 20(1.b.1), 21(4a); e
Direttiva Quadro, Articolo 8(4g),

3. minacceranno la privacy
attraverso la memorizzazione e l’elaborazione dei dati personali per
"motivi di sicurezza" – Direttiva sulla Privacy nel settore delle
comunicazioni elettroniche, Articolo 6(7).


Allo stesso tempo,
 
1.
sono state rimosse le protezioni per gli utenti contro le pratiche
discriminatorie, le sanzioni sproporzionate e le restrizioni inique di
servizio – Direttiva Quadro Articolo 8 (4g) e Direttiva servizi
universali Articolo 32a;

2. sono stati indeboliti i controlli
regolatori sulle attività dei fornitori di servizio, che
proteggerebbero contro pratiche inique, restrittive o discriminatorie –
Direttiva servizi universali, Articolo 22(3).


In qualità di Suo elettore, Le chiedo pertanto di opporsi a [2]:

    * Direttiva Servizi Universali
          o Articolo 22(3);
          o Articolo 33(3);
          o Articolo 20(1.b.1);
          o Articolo 21 (4a);

    * Direttiva sulla Privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche
          o Articolo 6(7)
             come da raccomandazioni EDPS (European Data Protection Supervisor) del 09 gennaio 2009 [4]

e Le chiedo di sostenere [3]:

    * Direttiva Quadro
          o Articolo 8.4(ga) (Emendamento 138)
    * Direttiva Servizi Universali
          o Art. 32a (Emendamento 166)


Confidando in un Suo appoggio verso i diritti fondamentali dei cittadini europei, Le porgo

distinti saluti
<firma>

Riferimenti:

[1]
Conclusioni del Consiglio sulle reti future e Internet, Sessione 2907
su TRASPORTI, TELECOMUNICAZIONI ED ENERGIA, Riunione del Consiglio,
Brussels, 27 Novembre 2008


[2] Posizione comune del Consiglio adottata il 16 Febbraio 2009
 
Articolo 22(3) Direttiva Servizio Universale (DIRETTIVA 2002/22/EC)
Articolo 33(3) ; Article 20(1.b.1); Article 21 (4a) Direttiva Servizio Universale,  (DIRETTIVA 2002/22/EC)
Articolo 6(7) Direttiva sulla Privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche, (DIRETTIVA 2002/58/EC)

[3] Gli Emendamenti si riferiscono al testo adottato dal Parlamento Europeo il 24 settembre 2008

Emendamento 138 Direttiva Quadro, (DIRETTIVA 2002/21/EC) Art. 8.4g(a)
Emendamento 166 Direttiva Servizio Universale (DIRETTIVA 2002/22/EC) Art. 32.a

[4]
"Second opinion of the European Data Protection Supervisor on the
review of Directive 2002/58/EC concerning the processing of personal
data and the protection of privacy in the electronic communications
sector (Directive on privacy and electronic communications)", 9 gennaio
2009, paragrafi dal 76 all’86.


¡FON!


Petizione

 

Il Disegno di Legge n. 3014 in materia di tutela dei minori nella visione di film e videogiochi, attualmente all’esame del Commissione Cultura della Camera, propone di creare un Comitato nazionale con il compito di “controfirmare” la classificazione del videogioco attribuita a livello europeo dal sistema PEGI.

L’Italia potrebbe diventare l’unico paese in Europa, dove viene imposto un macchinoso sistema di doppia valutazione dei giochi.

Se passerà il Disegno di Legge così ci saranno due conseguenze:

1. discriminazione dei videogiocatori italiani da quelli europei, allungando inutilmente i tempi nei quali gli italiani potranno giocare con i videogiochi, non soltanto quelli “controversi”, visto che la procedura di deposito e di eventuale riclassificazione nazionale è prevista per tutti i titoli senza distinzioni;

2. potrebbe comunque mettere a repentaglio la stessa tutela dei minori, perché la procedura alimenterebbe la pirateria, specie su Internet, e spingerebbe lo sviluppo delle importazione parallele – perfettamente legali – da altri paesi europei dove non vige il sistema del doppio controllo.

L’unico modo per affrontare efficacemente il problema è fare in modo che, da un lato, il sistema PEGI venga rispettato sia dai consumatori sia dai rivenditori e, dall’altro, che i genitori esercitino il loro compito di vigilanza al momento dell’acquisto e dell’uso dei videogiochi da parte dei propri figli…

da Multiplayer


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31 luglio ’07
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